here planet earth


  • Photographer
    paola rizzi
  • Prize
    Honorable Mention
  • Date of Photograph
    2017
  • Technical Info
    digital print

Dopo aver fotografato e stampato in camera oscura per alcuni anni, nel 2010 l’incontro magico e speciale con l’Iphonografia le apre una finestra nuova ancora inesplorata, crea piccoli progetti che rappresentano il proprio mondo interiore (project 365 che si concluderà con una mostra personale presso la Galleria Civico 8 nel 2015) Le potenzialità e le applicazioni legate a questo piccolo oggetto di uso quotidiano la portano all'esplorazione e allo studio dello stesso, ha realizzato work shop teorici e pratici sulla iphonografia creativa e dopo isuli eoli una serie di dittici fotografici realizzati in serie limitata su resina, sta portando avanti uno studio sulla collocazione e interazione dell’essere tra uomo e natura. L’approccio fotografico di Paola Rizzi è intellettuale, controllato e meditato. Tra documentazione e interpretazione le immagini si soffermano sulla relazione tra l’individuo e le dinamiche della società. Con lo spirito e la curiosità che da sempre la contraddistingue sperimenta ogni tipo di strumento e mezzo per realizzare fotografie, spazia dall’analogico all'iphone con la stessa disinvoltura con la quale realizza le immagini. I suoi lavori sono stati esposti alla Biennale di Genova, Photissima Art Fair Torino, Milano per I.CON Istantanea Contemporanea, Foto Festival di Rosignano, Photofestival 2015 Milano, The Exposure Award Collection Museo del Louvre Parigi, , particolarmente rappresentativa del suo modo di esprimersi la personale PROJECT 365 realizzata a Vigevano presso la Galleria Civico 8 nel 2015 (uno scatto al giorno , immagini di ricerca e quotidianità attraverso l’iphone) Nel 2016 è stata invitata ad esporre alla Biennale d’arte Italia Cina a Pechino la sua opera sulla METAmorfosi. Ha ottenuto premi e riconoscimenti in diversi contest internazionali (BWA Black and White Roma – Finalista LYNX CONTES nel 2016 e nel 2017 , menzione d’onore al Mifa Moscow International Foto Award e IPA, finalista al SIPA di Siena Nelle sue sequenze ci sono sogni, illusioni, paure: la fotografia diventa un mezzo espressivo ed esplorativo per comunicare con l’esterno ed approfondire l’interesse per l’animo umano: ciò che è personale può così divenire universale. Un processo creativo ed emotivo lungo e complesso che la vede sempre piu’ impegnata in una fotografia di denuncia sociale.

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